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Mentre ci apprestiamo ad aprire le scuole per le lezioni “in presenza”, adesso che l’anno scolastico sta per cominciare, il Governo Draghi ha scelto di dare una stretta sempre più decisa nell’estensione dei mezzi di contrasto alla pandemia. A quanto ci consta, pur sapendo che i campi di applicazione non sono ancora tutti definiti, la decisione del Governo è di fare quadrato intorno al Green Pass.  Il ragionamento a sostegno di questa opzione politica è molto semplice. Green Pass sì, obbligo vaccinale no. L’obbligo vaccinale creerebbe un precedente sanzionatorio per chi decidesse di non aderirvi, mentre il Green pass no. Il Green pass si limita a fare terra bruciata intorno a chi è contrario a farsi vaccinare. Non ti vuoi vaccinare contro il Covid-19? Nessuno te lo impone, sappi però che senza vaccino non puoi entrare a scuola e non puoi andare a trovare un parente in ospedale, verosimilmente non potrai accedere in un ufficio pubblico e non potrai, chissà fino a quando, frequentare ogni tipo di luogo ricreazionale al chiuso. Niente cinema, niente teatri, niente palestre, niente piscine e niente ristoranti eccetto che all’aperto. E niente bar, neppure per un caffè al banco.
Se si fosse deciso per l’obbligo vaccinale, cosa sarebbe successo? Non siamo degli esperti di giurisprudenza ma ci vuole poco a immaginarlo. Proviamo a fare un paragone con l’obbligo di possesso della patente per chi guida. Guidi e non hai la patente o ce l’hai scaduta? La legge prevede una politica sanzionatoria molto severa. Chi guida senza essere in regola con gli adempimenti della patente mette a rischio i beni e l’incolumità altrui. Ecco perché, se la polizia dovesse fermarlo, per lui sarebbero guai. Guai seri. Invece, il no-vax che dovesse disobbedire all’obbligo vaccinale, come dovrebbe comportarsi lo Stato nei suoi confronti? Andarlo a stanare casa per casa, incentivare le delazioni? Appioppargli delle multe care e salate e mandarlo a processo se recidivo con l’accusa di procurato allarme sanitario? Nella canea di opinioni che stanno emergendo, sempre più sguaiate tanto nelle piazze reali quanto sui media, è già tanto che si riesca a tenere testa a chi è contrario al vaccino senza tradire i principi libertari della Stato di Diritto. Dovessimo passare dal Green Pass all’obbligo vaccinale, si salvi chi può. Non è difficile immaginare le situazioni da guerriglia urbana permanenti che ne scaturirebbero. Francamente con la guerriglia urbana l’Italia ha già dato. Chi ha qualche capello bianco ricorda bene cosa è accaduto nel nostro Paese fra gli anni Settanta e Ottanta e non ha bisogno di troppi dettagli, ragion per cui sorvoliamo; così non corriamo neppure il rischio di tediare i più giovani. Ci limitiamo a ricordare che fuori c’è ancora un virus che fa paura, contro il quale le autorità sanitarie invitano a non abbassare la guardia. Il Covid-19 è un virus ancora molto aggressivo; perciò, meglio non aiutarlo nella sua azione distruttiva servendogli a colazione, pranzo e cena piazze sempre più piene di rivoltosi senza mascherina che protestano, si agitano contro le misure coercitive che scatterebbero se l’obbligo vaccinale venisse deciso per legge. Di casino – a nostro parere – ce n’è già abbastanza con il democratico Green Pass. Figuriamoci se venissero introdotte misure davvero liberticide! Non scherziamo, per favore.

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