Salve, ho 21 anni, da 3-4 mesi soffro di dolori al petto, nella parte di centro-sinistra. Inoltre, il braccio sinistro si addormenta e mi fa male e avverto continui mal di stomaco. Vivo con la paura di essere colpita da un infarto da un momento all’altro. Tre anni fa ho effettuato un Eco-cardio e un elettrocardiogramma, risultati nella norma. L’indagine era partita dopo che, a un rilevamento casuale, la pressione era risultata 140-89 Hg/mm. Due mesi fa, in seguito a questi dolori, mi sono sottoposta nuovamente all’elettrocardiogramma, che è risultato tutto a posto anche questa volta. Le chiedo se è possibile che un infarto possa manifestarsi anche dopo mesi dai sintomi e se è possibile esserne colpiti a 21 anni. Dimenticavo di dirle che, un paio di giorni fa, la mia lingua si era intorpidita nella parte destra. Grazie anticipatamente.
Giovanissima signorina, alla sua età è difficilissimo che una arteria coronarica si chiuda. Il processo che porta all’occlusione di un vaso inizia verso i sei anni e dura decenni, ma dipende soprattutto dalla presenza di numerosi fattori di rischio, i più conosciuti dei quali sono: fumo, ipertensione arteriosa verificata su più misurazioni, diabete ecc. che lasciano segni rilevabili agli esami che lei ha già fatto. Nel suo caso è improbabile che si tratti di patologie del cuore; per conferma, si faccia prescrivere il test ergometrico dal suo medico curante. Una volta escluso il cuore, deve cercare di capire l’origine di questi disturbi e capire se, tra i diversi che ha segnalato, ci possono essere dei collegamenti: per esempio, il dolore che avverte dalla parte sinistra del petto può dipendere da dolori dei muscoli intercostali o da mialgie, frequenti nell’età dello sviluppo (fino a 25 anni si avvertono ancora). Anche il sistema nervoso può essere responsabile delle parestesie al braccio ecc. La preoccupazione genera ansia che riesce a complicare le cose e quindi può portare facilmente fuori dalla strada diagnostica. Il mio consiglio è il seguente: cerchi di stare serena e risolvere il problema avendo più fiducia verso i medici.