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di Italo Richichi

L’Expo ha destato grande interesse per tutta la sua durata. Più fasi l̓hanno caratterizzato. La fase del gusto-sapore, quella della qualità-risultato e, per nire, la fase dello stile di vita-alimentazione

 

Expo, Cascina Triulza, 28 0ttobre 2015. Il grande successo della manifestazione lascia aperto il dibattito su temi sociali ed economici di rilevante portata. L’interesse dei visitatori, ancor prima dei media, si è polarizzato sull’alimentazione del mondo.

Gli avvenimenti all’interno, irradiati ad ampio spettro verso l’esterno, si sono sviluppati per 180 giorni come una rete che ha tessuto le sue maglie dall’Italia e dall’Europa per raggiungere il resto del mondo. Grandi i risultati che sono stati raggiunti indipendentemente dall’aspetto tecnico, funzionale ed estetico della struttura. L’alimentazione ha suscitato un interesse vivo per tutta la durata dell’esposizione universale. Le cuspidi più appuntite sono arrivate al dunque lentamente e progressivamente, quando è apparso evidente che sono il metodo di utilizzo degli alimenti e soprattutto il rapporto cibo-salute a fare la differenza.

La prima fase è stata caratterizzata dal gusto-sapore, poi dalla qualità-risultato e infine dallo stile di vita-alimentazione. Queste erano le considerazioni prevalenti che emergevano con serietà e rigore. È in questo contesto che alcuni studi scientifici e le impreviste considerazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno sconfessato la dieta carnea per i suoi effetti devastanti sulla salute attribuendo di fatto gli onori alla Dieta Mediterranea (DM). Lento e inarrestabile il successo di questa dieta. L’affermazione della DM come miglior modello di alimentazione dell’uomo civile e colto; anche se in realtà sono i popoli più poveri della Terra che usano questi cibi perché a basso costo, genuini, semplici e non sofisticati.

Da qui inizia una nuova era! Per l’Associazione Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare (ANPC) e le altre associazioni consociate, invece, la storia è diversa. Completamente diversa. Anni e anni di impegno, di ricerca, di studio, di manifestazioni, dibattiti che hanno prodotto risultati pregevoli. Così le iniziative realizzate nell’ambito del Calabria’s days, che si è tenuto durante l’Expo, hanno creato una realtà e una visione più avanzata della tematica. Sono stati intessuti nuovi rapporti e nuovi interessi, forieri di sviluppi ampi e moderni. I dibattiti hanno mostrato interessanti disponibilità e ampie prospettive.

L’aspetto clinico-scientifico, la ricchezza e le varietà di prodotti in tutto il mondo, le possibilità di filiere a lunghezza variabile, le disponibilità dell’utilizzo adeguato alle esigenze individuali, rendono possibile la creazione di una strategia più efficace e penetrante del sistema alimentazione. Le Associazioni riunite si propongono l’obiettivo importante di salvaguardare la salute e la qualità della vita delle persone. Questo risultato si può ottenere soltanto realizzando un percorso completo e controllato: un centro clinico, un centro di ricerca, un deposito adeguato e una rete di collegamenti permetteranno di realizzare un sistema protetto per garantire a tutti la genuinità, l’origine, il contenuto e la tracciabilità.

L’Assemblea rappresentativa delle tre Associazioni si è riunita alla Cascina Triulza-Expo mercoledì 28 ottobre per deliberare l’organismo CODME (Comitato Operativo Dieta Mediterranea Expo) e il programma di avvio per la costituzione della Consulta Nazionale (fino a dicembre le iscrizioni, a gennaio l’Assemblea Costituente). È stato discusso e approvato il DDM (Decalogo Dieta Mediterranea) studiato e presentato dal sottoscritto.

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