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Le patologie valvolari cardiache rappresentano un problema di salute in crescita: secondo i dati ISTAT l’incidenza tra gli over 65 è pari circa al 12,5%, e potrebbe raggiungere il 33% nel 2040 a causa dell’invecchiamento della popolazione. In Italia ad oggi, gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione, percentuale che si prevede raggiungerà il 34,5% entro il 2050. Un cambiamento demografico di tale portata prefigura che quelle delle malattie delle valvole cardiache diventerà un problema sempre più comune.  Ad oggi, tuttavia, questa aspetto del problema sembra che non sia ancora valutato adeguatamente. Lo conferma il dato che un terzo delle patologie valvolari sfugga alla diagnosi, anche se una tempestiva individuazione del problema garantirebbe, nella maggior parte dei casi, un esito favorevole delle cure, oltre che un importante risparmio di risorse per il sistema sanitario. Al fine di sensibilizzare in maniera efficace su questo tema l’ 8 marzo ha preso l’avvio la campagna 2024 di Valorizza il tuo cuore, promossa dall’Associazione Cuore Nostro in partnership con Fondazione Longevitas. La campagna prevede 10 incontri informativi in altrettanti centri anziani in diverse Regioni d’Italia per far conoscere i sintomi delle patologie valvolari che possono rappresentare il campanello d’allarme di un funzionamento non corretto del cuore, per favorire la diagnosi precoce e di conseguenza il trattamento adeguato. E proprio per arrivare a una diagnosi precoce la campagna prevede anche 10 giornate di monitoraggio della salute cardiaca dedicate agli over 65, con l’auscultazione del cuore da parte di personale medico. Le città coinvolte sono Roma, Napoli, Pescara, Genova, Torino, Catania, Firenze, Andria e Milano.

Durante gli incontri viene spiegato che le principali patologie delle valvole cardiache sono:

  1. Stenosi aortica: la valvola aortica è stretta e non si apre completamente; ne consegue una riduzione del flusso di sangue dal cuore all’aorta. Una condizione di questo tipo comporta affaticamento, mancanza di respiro durante l’esercizio fisico, dolore al petto e vertigini.
  2. Insufficienza aortica: la valvola aortica non si chiude completamente, causando un reflusso di sangue dall’aorta al ventricolo sinistro e un aumento della pressione nel ventricolo. Chi è affetto da questa condizione denuncia affaticamento, mancanza di respiro, gonfiore degli arti inferiori e del ventre.
  3. Stenosi mitralica: la valvola mitrale è stretta e non si apre completamente, causando una riduzione del flusso di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro. Anche in questo caso i sintomi principali sono affaticamento, mancanza di respiro, dolore al petto e vertigini.
  4. Insufficienza mitralica: la valvola mitrale non si chiude completamente ed è motivo di reflusso di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro e di un aumento della pressione in quest’ultimo. La condizione determina affaticamento, mancanza di respiro, gonfiore degli arti inferiori e del ventre, tosse con espettorato di sangue.
  5. Prolasso della valvola mitrale: la valvola mitrale si piega all’indietro durante la diastole, causando un reflusso di sangue dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro. Anche in questo caso la condizione comporta affaticamento, mancanza di respiro, dolore al petto e vertigini, sensazione di palpitazioni.

Una delle chiavi per il riconoscimento precoce delle malattie delle valvole cardiache è un controllo regolare con lo stetoscopio da parte del medico di medicina generale. Questo semplice esame può rivelare eventuali anomalie nelle valvole cardiache e fare la differenza nella vita delle persone, consentendo un trattamento tempestivo che può migliorare la loro qualità di vita e prevenire complicazioni gravi. Ecco perché durante la Campagna Valorizza il tuo cuore , i medici dell’Associazione Cuore Nostro hanno offerto gratuitamente controlli cardiaci di base alla popolazione locale, al fine di individuare eventuali segnali precoci di problemi valvolari e indirizzare tempestivamente i soggetti interessati verso una valutazione medica più approfondita.

Una volta che si è fatta diagnosi della presenza di una malattia valvolare il trattamento prevede la terapia farmacologica con l’utilizzo, a seconda dei casi, di farmaci come diuretici, beta-bloccanti e  ACE inibitori. O può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico per sostituire o riparare la valvola cardiaca se la malattia è a uno stadio avanzato. Si può rendere necessaria una valvuloplastica, ovvero un intervento chirurgico mininvasivo che cerca di migliorare la funzionalità della valvola cardiaca malata senza sostituirla. A volte, infine, può bastare un intervento percutaneo: è una procedura mininvasiva che utilizza un catetere per riparare o sostituire la valvola cardiaca attraverso un’arteria o una vena.

Questa è la seconda edizione dell’iniziativa e il secondo anno di attività per l’associazione Cuore nostro: durante il primo anno di attività le iniziative dell’Associazione hanno impattato sul tema anziani, adulti e famiglie di tutta Italia, insegnando a riconoscere i segni e i sintomi delle malattie valvolari cardiache e promuovendo diagnosi tempestive e trattamenti efficaci. Attraverso l’Associazione, inoltre,  è stata data voce ai cittadini con le istituzioni italiane e il Parlamento Europeo, per un impatto duraturo sulla salute pubblica.

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