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Chiar.mo Professore, ho 70 anni. A 52 ho avuto un IMA antero-settale trattato con PTCA e 2 stent all’IVA. La terapia in tanti anni è stata ed è: Nebivololo 5 mg/die; Acido Acetilsalicilico 100 mg. al pasto principale; Atorvastatina 20 mg.Ora il cardiologo ha aggiunto Ramipril 5 mg/die. A prescindere che, oltre alla terapia per cardiopatia ischemica, assumo Alfuzosina e Dutasteride per problemi alla prostata ed un IPP, il Lansoprzolo, come protezione gastrica. Orbene dopo circa venti giorni dalla terapia con ACEI è insorta una eosinofilia in percentuale del 13,7%. Ora non so se questa eosinofilia sia dovuta all’ACEI o ad altre cause. Nel frattempo ho dimezzato il dosaggio di Ramipril a 2,5 mg. die. Il cardiologo che mi segue è ammalato e pertanto non so a chi rivolgermi. Il medico di base non ha saputo darmi indicazioni in merito ed è per questo che mi sono permesso di chiedere un Suo illuminato parere al riguardo.

Caro lettore, il Ramipril appartiene ad una categoria di farmaci di ampia diffusione; personalmente lo uso da tanti decenni e non ho mai riscontrato un aumento così evidente come lei mi scrive; non mi risulta che ciò sia stato rilevato dai miei collaboratori e colleghi. Personalmente tenderei ad escludere l’ipotesi da lei avanzata; le consiglio di far valutare dal suo curante, se non l’ha ancora fatto, altre possibili cause.

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