La malattia cardiaca c’entra con il sesso, tanto che negli uomini va di pari passo con i problemi di disfunzione erettile. Secondo uno studio di revisione, apparso di recente su «Nature Reviews Cardiology», lo screening e la diagnosi della disfunzione erettile sono indagini essenziali per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari nell’uomo. Questo perché la disfunzione erettile è un sintomo prevalente nei pazienti cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari e la disfunzione erettile hanno fattori di rischio in comune e condividono gli stessi sintomi a livello fisiopatologico: entrambi presentano la disfunzione endoteliale, l’infiammazione e bassi livelli di testosterone.
Non solo, a parere degli autori della ricerca, la valutazione della disfunzione erettile diventa uno strumento prognostico facile ed economico che rappresenta una valida alternativa rispetto ai costosi biomarcatori cardiovascolari sperimentali. In particolare, la disfunzione erettile ha dimostrato di essere un precursore indipendente e precoce di futuri eventi cardiovascolari. È in grado cioè di allertare più di un campanello d’allarme quando c’è da correre ai ripari in termini di prevenzione. La disfunzione erettile è prevalente negli uomini con malattie cardiovascolari – ricordano gli autori, che subito dopo aggiungono – spesso precede un evento cardiovascolare di 2-5 anni. Non a caso, viene classificata un marker di malattia vascolare in generale.
Altri punti di interazione fra le due problematiche sono riconducibili al fatto che la disfunzione erettile ha un valore predittivo per tutti gli eventi cardiovascolari e di mortalità per tutte le cause, specie negli uomini a rischio cardiovascolare intermedio, ovvero i pazienti che hanno bisogno di ulteriori approfondimenti clinici.
Alcuni farmaci specifici per le malattie cardiovascolari, come i beta-bloccanti e i diuretici, ampiamente usati nella cura dell’ipertensione, hanno effetti che inibiscono la funzione erettile e i medici, prima di prescriverli, dovrebbero indagare più a fondo le capacità di performance sessuali dei loro assistiti, alfine di trattare diversamente i casi in cui gli effetti avversi in termini di disfunzione erettile diventerebbero ancora più severi. Da non sottovalutare che una vita sessuale attiva e appagante gioca un ruolo fondamentale nella relazione di coppia ed è molto importante per la qualità della vita di un individuo. E questo a livello sia fisico sia psicologico. E qui forse conviene aprire una parentesi per dire che il termine “individuo” non è stato scelto a caso, in quanto bene si adatta sia all’uomo sia alla donna. Questo perché una pratica del sesso soddisfacente, dove desiderio, eccitazione, orgasmo funzionano, rappresenta un aspetto dell’esistenza fondamentale tanto per l’uomo quanto per la donna. Anche la donna assume betabloccanti e diuretici contro l’ipertensione. Lo stesso vale per altri farmaci a rischio. Anche la donna che soffre o che ha sofferto di disturbi cardiovascolari può patire ripercussioni sulla libido o sulla pratica sessuale tout court. Nel caso della donna, logicamente non si parla di disfunzione erettile ma di una più generica disfunzione sessuale. La disfunzione sessuale femminile può verificarsi in qualsiasi fase della vita, ricordano alcune pagine web che una nota clinica statunitense con sedi in diversi Stati USA, la Mayo Clinic, ha dedicato a questo problema per conoscenza delle sue pazienti. Di seguito, gli estensori del testo saggiamente aggiungono: può verificarsi solo in determinate situazioni sessuali o in tutte le situazioni sessuali. E ancora: la risposta sessuale implica una complessa interazione di fisiologia, emozioni, esperienze, credenze, stile di vita e relazioni; l’interruzione di una qualsiasi di queste componenti può influenzare il desiderio, l’eccitazione o la soddisfazione sessuale e il trattamento deve, di necessità, essere multidisciplinare.
Tornando ai problemi di disfunzione erettile, negli highlights dello studio dal quale siamo partiti, gli autori ricordano che, per quanto riguarda i trattamenti, gli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (rimedi a base di alghe e di altri prodotti naturali studiati per la disfunzione erettile nei cardiopatici, ndr) non solo sono sicuri per il cuore, ma sembrano avere effetti benefici sull’intero sistema vascolare. Viceversa, la terapia sostitutiva a base di testosterone (l’ormone sessuale androgino, che nell’uomo viene prodotto nei testicoli) ha mostrato risultati contrastanti in termini di rischio cardiovascolare e deve essere somministrata con un attento monitoraggio per possibili effetti avversi. Nei trattamenti proposti alle donne, che indagheremo nello specifico in un prossimo articolo, ve n’è uno che la Mayo Clinic indica e che qui riportiamo, essendo totalmente condivisbile anche per l’uomo. Si suggerisce di sposare abitudini di vita sane come limitare il consumo di alcol ed essere fisicamente attivi, giacché un’attività fisica regolare è riconosciuto che abbia effetti benefici sull’umore, al punto che agevola i sentimenti in chiave romantica. Inoltre, viene suggerito di migliorare nelle capacità di riduzione dello stress, alfine di guadagnare risorse psichiche e fisiche da poter concentrare e da godere durante le esperienze sessuali.
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