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Sono molto preoccupata perché avverto una mancanza di fiato e continue fitte al torace dal mese di giugno. Sono finita due volte al Pronto Soccorso per tachicardia. Gli esami che mi hanno fatto andavano bene anche se negli ultimi tre tracciati il referto diceva “anomalie aspecifiche in sede inferiore”. Mi sono sottoposta a ECG che ha dato esito negativo e, a giugno, alla prova da sforzo, anch’esso era negativo. L’unica cosa rilevata è quest’anomalia, di cui però in un ECG successivo non c’era più traccia. Ho letto che bisogna aspettare i dati clinici per un quadro completo. Ma io sto male e mio padre è cardiopatico. La mia paura è di avere una malattia al cuore. Sono una donna di 34 anni, vorrei che mi valutassero meglio. ECG Ritmo sinusale a fc di circa 100/m. Anomalie aspecifiche del recupero in inferiore. Ecocardiogramma: ventricolo sinistro nei limiti per dimensioni, spessori parietali e cinetica globale e segmentaria. EF 60%. Atrio sinistro e sezione destre nei limiti. Valvola aortica tricuspide: mobile. Bulbo aortico-aorta ascendente: normale. Non versamento pericardico. Non flussi patologici. Cardiopalmo di verosimile origine da tachicardia. Prima di adesso non ho mai avuto tracciato con queste anomalie, che invece si sono presentate insieme ai disturbi che ho descritto.

Gentile lettrice, le rispondo subito perché la sento molto preoccupata e cercherò di tranquillizzarla. Le alterazioni (anomalie, disturbi) sono descrizioni di qualcosa di appena percepito che non ha dignità di patologia, neanche d’inizio di malattia; piuttosto, segnalerei qualcosa di atipico. Normalmente si tratta di turbe molto generiche che non dipendono dal cuore e quando sono discontinue, come nel suo caso, sono meno importanti.

Correttamente lei ha approfondito le indagini con una prova da sforzo e un ecocardiogramma, che sono risultati normali entrambi. Il suo incremento della frequenza cardiaca (tachicardia) dipende da uno stato di tensione, di ansia o proccupazione eccessiva.

Personalmente penso che le alterazioni aspecifiche possano dipendere da questo aumento della frequenza cardiaca. Forse, a 34 anni, una piccola dose di betabloccante sarebbe da prescrivere per ridurre la frequenza cardiaca. Ma non conoscendo il suo fisico e le sue reazioni ai famaci ritengo che la domanda la debba girare al suo cardiologo.

Tuttavia, qualche tazza di camomilla, riduzione di caffè e di fumo (qualora fumasse) potrebbe rappresentare un lieve ausilio.

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