Sono una signora di Ravenna che ha subito fratture multiple. Negli ultimi tempi mi si è ingrossata e informicolita la lingua e al mattino avverto una forte tachicardia che cresce sia per dolore sia per l’aumento della pressione dovuta allo schiacciamento. Nessuno avrebbe resistito così. Io non sono stata curata come dovevano. Ho anche un forte dolore al petto, ad altezza dello sterno, dolori lancinanti alla gamba destra, come se mi stesse per scoppiare una vena. Il dolore al petto, che si irradia anche dietro, sembra più viscerale. L’unica cosa che so per certo è che mi sono stati diagnosticati sintomi vagali e probabili lesioni al plesso brachiale, senza nulla di definitivo. La lingua è ingrossata anche nella parte posteriore, il che mi provoca principi di soffocamento. Il mio medico ha detto che non è una bella cosa e poco altro. Sembra che nessuno sappia niente, come se ci fosse in giro molta ignoranza, come se fossero pochi quelli che hanno studiato per bene l’anatomia, la fisiologia e le conseguenze di un trauma non curato. A chi mi posso rivolgere? Ringrazio anticipatamente per la risposta, le lesioni che ho e che dovevano essere trattate immediatamente dopo il trauma, non lo furono. Io sono una persona che ha alta sopportazione della sofferenza e del dolore, perché sono una donna, non un uomo, che appena ha un dolorino non sopporta niente, e ha una soglia di sopportazione al dolore dieci volte inferiore alla donna, questo lo voglio puntualizzare. M. T.
Gentile Lettrice, la sindrome algica che lei mi ha evidenziato risulta complessa e articolata; più che organi compromessi mi sembra trattarsi di parti compromesse per il trauma compressivo subito in passato. La sintomatologia che lei riferisce purtroppo è da attribuire alle zone rimaste lese e che producono i sintomi attuali senza immaginare che ci sia una evoluzione in atto. Sono i nervi che le trasmettono la sensazione dolorosa, quindi diventa molto difficile poter attutire i disturbi che lei avverte perché dipendono dalle trasmissioni nervose. Credo inoltre che anche la sua soglia di sopportazione del dolore si sia abbassata. Non penso che ci sia la possibilità di risolvere il problema alla causa, ma credo che si possa attenuare e ridurre la sintomatologia se lei consulterà un medico esperto del dolore negli ospedali qualificati dove ci sono i servizi che affrontano la terapia del dolore.
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