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Gli episodi d’ipertensione durante la gravidanza sono indicatori di un rischio fino a 63 volte più alto di incorrere in una malattia cardiovascolare negli anni a venire. Il rischio aumenta a seconda delle condizioni di salute cardiovascolare di prima della gravidanza, ovvero se sussistevano forme acclarate di ipertensione, colesterolemia, diabete di tipo 2 e sovrappeso o obesità prima che la scelta di avere un figlio fosse all’ordine del giorno. È quanto si desume dall’analisi dei dati sanitari delle oltre 60 mila partecipanti al Nurses’ Health Study II, uno studio di revisione fra i più completi mai tentati finora su questo tema negli Stati Uniti. Nel dettaglio la ricerca ha evidenziato i punti di contatto tra eventi cardiovascolari nelle donne ed episodi di preeclampsia o di ipertensione gestazionale. La preeclampsia inerisce a un aumento della pressione sanguigna durante la gravidanza che può comportare danni permanenti ai reni e al fegato sia della madre sia del bambino, mentre l’ipertensione gestazionale è un problema circoscritto alla salute cardiaca e vascolare della mamma. «Le donne con una storia di ipertensione gestazionale o preeclampsia dovrebbero essere informate che vanno incontro a un rischio aumentato di malattia cardiovascolare – ha affermato Jennifer J. Stuart, una delle autrici, attiva presso il Brigham Women’s Health e il Women’s Hospital and Harvard Medical School di Boston– Mentre l’American Heart Association e l’American College of Cardiology riconoscono queste condizioni come fattori di rischio cardiovascolare, le donne e i loro curanti non sempre hanno una chiara nozione del problema e soprattutto sanno cosa fare negli anni che passano fra un parto caratterizzato da una gravidanza ipertensiva e l’inizio di una malattia cardiovascolare». Analizzando i dati in loro possesso, i ricercatori hanno scoperto che le riferite complicazioni in gravidanza sono la logica conseguenza di episodi e/o condizioni patologiche di ipertensione, colesterolo alto, diabete di tipo 2, sovrappeso e obesità di prima della gravidanza. In questo studio, quasi il 10% delle donne ha sviluppato ipertensione durante la prima gravidanza. Tra queste donne, 3.834 (6,4%) hanno sviluppato preeclampsia e 1.789 (3%) hanno sviluppato una forma concomitante d’ipertensione gestazionale. Le donne obese prima della gravidanza hanno avuto tre volte di più la probabilità di soffrire di ipertensione e di disturbi della gravidanza, al pari di quelle con una storia familiare di malattie cardiache o ictus: il fattore ereditario che comporta rischi cardiovascolari maggiori. A distanza di circa 30 anni, quando l’età media delle donne nello studio è diventata di 61 anni, circa 1.074 (1,8%) delle partecipanti ha sperimentato un evento cardiovascolare: infarto o ictus. Eventi che spesso si sono sovrapposti a una gravidanza con complicazioni specifiche. Ma se oltre l’80% del rischio aumentato di malattie cardiovascolari tra le donne con una storia di ipertensione gestazionale sembra essere rappresentato da fattori di rischio cardiovascolare accertati, quasi il 40% del rischio di malattie cardiovascolari a seguito di preeclampsia rimane inspiegabile. Indagare su questi percorsi può aiutare a chiarire perché alcune donne che hanno sperimentato la preeclampsia hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiache, suggeriscono gli autori della ricerca in una dichiarazione congiunta. Comprendendo meglio questa connessione, si potrebbero elaborare raccomandazioni più personalizzate per le donne a maggior rischio. Un altro suggerimento da seguire, per quanto possibile, è quello di evitare di fare figli in età avanzata. «Avere una gravidanza in età avanzata può comportare rischi sia da un punto di vista ostetrico che per la salute della mamma – spiega il dottor Mignini Renzini, responsabile del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, e  professore presso la Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Milano-Bicocca – Il rischio di abortoe dianomalie cromosomiche, ad esempio, è molto elevato così come possibili complicazioni, quali ipertensione e diabete gestazionale. Nello specifico, l’ipertensione gestazionale, conosciuta anche come preeclampsia, può causare problemi gravi al feto e alla madre».

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