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Un mio parente soffre di ischemia cerebrale e da quando ha cambiato la cura non si sente molto bene. Inizialmente gli avevano prescritto due diversi diuretici: Teraxans e Lasix (mattino e sera). Poi anche Almarytm e Plasix una volta al giorno. Dopo una seconda visita gli hanno prescritto due volte al giorno Lasix (mattina e sera) a causa degli sbalzi di pressione. Il resto è rimasto invariato. Dopo quasi due settimane di cura abbiamo constatato che il mio parente ha la pressione arteriosa troppo bassa. Di conseguenza il cardiologo ha sospeso l’assunzione di Lasix e ha prescritto solo 1/2 di Teraxans (compressa di 10 mg) al giorno. L’assunzione di Almarytm e Plasix è rimasta invariata però dopo due giorni di cura sta constatando pressione alta (220 di massima). Quindi volevo chiedere se il dosaggio del diuretico deve essere aumentato o no?

In merito alla sua domanda devo precisare che un’ipertensione variabile a inizio del trattamento è un fatto tutt’altro che raro. Diventa decisivo adeguare l’efficacia della terapia associata. È necessaria una fase di transizione che normalmente viene controllata sottoponendo il paziente a una registrazione dei valori pressori per 24 ore. È quello che consiglio al suo parente prima di andare a modificare ancora la terapia. Solo a seguito di una indagine siffatta si può ipotizzare un trattamento più specifico e mirato. Purtroppo i dati che non conosco e la delicatezza del problema mi impediscono di dare suggerimenti terapeutici. Le suggerisco di prenotare e quindi eseguire un test ergometrico per stabilire se la sua riserva coronarica è normale o ridotta. In questo modo avrebbe almeno un dato tecnico di partenza.

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