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Il cane non è solo un’incombenza ben retribuita in termini di affetto per il suo padrone. Non è solo una presenza fissa nella cerchia familiare, al punto che quando muore sono molte le famiglie costrette a confrontarsi con il problema della depressione che la perdita del cane scatena. Il cane è tutto questo e altro ancora. Da un punto di vista della salute, il cane è un quadruplicatore di benessere per il suo padrone. Ci sono studi che stimano che chi possiede un cane sia spronato a fare movimento quattro volte in più rispetto a chi non possiede questo animale da compagnia da portare a spasso, fra bisogni e corse quotidiane al parco cittadino, più volte al giorno. Un compito, questo, di cui molti parametri di cardio-fitness ringraziano. Un compito subito appagante anche in termini di salute.

Avere un cane influenza positivamente la pressione sanguigna. Nei proprietari di cani si riscontrano valori medi di pressione arteriosa inferiori rispetto alle popolazioni di controllo, così come un rischio ridotto di ipertensione. A chi teme che fattori confondenti come l’età e il peso corporeo possano influenzare questa associazione, si può ricordare che, in base a uno studio su pazienti post-infarto miocardico affetti da aritmie ventricolari asintomatiche, i proprietari di cani arruolati nella survey avevano una probabilità significativamente inferiore di morire entro un anno rispetto a coloro che un cane non lo possedevano. Inoltre, studi longitudinali condotti su adulti prima e dopo aver avuto un cane hanno suggerito che i proprietari di cani diventano più attivi, e questa scoperta è stata recentemente confermata anche nei bambini.

Questo perché l’esercizio fisico regolare previene lo sviluppo di numerose patologie, riducendo significativamente la mortalità per tutte le cause, la mortalità per malattie cardiovascolari e la mortalità per cancro. L’esercizio fisico regolare è considerato un trattamento efficace per numerose condizioni croniche, tra cui depressione, ipertensione, declino cognitivo, osteoartrite e diabete di tipo 2.

All’opposto, l’inattività fisica è indicata come il secondo fattore di rischio cardiovascolare più importante, subito dopo una dieta scorretta. L’inattività fisica non è meno funesta della dislipidemia, dell’iperglicemia, dell’ipertensione, dell’obesità, della trombosi, del fumo, della disfunzione renale e dell’ipercolesterolemia genetica o familiare.

È stato altresì dimostrato che l’esercizio fisico influisce positivamente sulle funzioni endoteliali grazie alla sua capacità di aumentare la disponibilità di ossido nitrico sia nei soggetti giovani sia in quelli anziani fisicamente attivi. Negli individui anziani fisicamente attivi, si evidenziano funzioni microcircolatorie preservate e difese antiossidanti plasmatiche nel microcircolo cutaneo.

È quindi un fatto riconosciuto che la salute è strettamente correlata all’attività fisica, al punto che le linee guida suggeriscono di fare attività fisica per almeno 150 minuti a settimana. Ma meno di un terzo delle persone a cui è consigliata l’attività fisica segue la raccomandazione alla lettera, e solo il 20% raggiunge l’obiettivo.

Le persone che hanno un cane hanno quattro volte più possibilità di soddisfare le linee guida sull’attività fisica rispetto a chi non ha un cane. Infatti, i proprietari di cani sono costretti a camminare per prendersi cura dei propri cani, e questo fattore è fortemente associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari e di morte.

Tra i numerosi benefici psicosociali associati al possesso di un cane ci sono la riduzione dello stress e il miglioramento dell’umore e dello stato emotivo. Avere un cane può ridurre la depressione e produrre effetti positivi sul benessere di alcuni sottogruppi della popolazione generale, in particolare individui single, donne, bambini e anziani che stanno vivendo la perdita del coniuge o un divorzio.

L’uso di cani appositamente addestrati è stato associato al trattamento convenzionale del disturbo da stress post-traumatico, oltre al trattamento convenzionale con psicoterapia e farmaci. Questo trattamento combinato porta ad una significativa riduzione dei sintomi correlati, una riduzione della depressione e una maggiore partecipazione sociale. Insomma, avere un cane fa bene al cuore e fa bene alla psiche di molti individui.

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